Io e mio papà a letteratura avevamo gusti simili, ma c'erano anche lettori che ci differenziavano...Balzac è uno di questi...
Questo libro mi ha lasciata perplessa...si tratta di tre storie, di cui le prime due iniziano in modo, a parer mio, un po' noioso e poi però verso il finale si riprendono, mentre la terza l'ho trovata davvero ingarbugliata e non riuscivo a seguire la storia.
Non so se tra i libri di papà ce ne siano altri di Balzac...se ne trovo, proverò a dargli una seconda chance.
La storia dei tredici
Honore De Balzac
Nei primi decenni dell'Ottocento un'ondata di criminalità si abbatte
sulla Francia. Che si tratti di delitti politici o di vendette private,
il loro carattere comune è il mistero. Sotto le spoglie di un gentiluomo
stimato o di un alto funzionario può nascondersi un malvagio, un
corruttore, un assassino. L'ascesa della borghesia favorisce le rapide
carriere, le fortune accumulate in breve tempo, i sogni di potere e di
autoaffermazione; ma anche acuisce il contrasto fra la società
costituita e alcuni individui d'eccezione, che vogliono imporsi a modo
loro, non rispettando le regole. I cittadini onesti hanno paura, ma, al
sicuro nelle loro case, divorano avidamente sui giornali i romanzi a
puntate; storie d'orrore e di mistero, memorie di criminali, resoconti
delle indagini poliziesche. In questo clima nasce "La storia dei
Tredici", cioè di una società segreta fra uomini senza scrupoli, che
conducono con disinvoltura una doppia vita, si mascherano e si
travestono con abilità, agiscono decisamente e, quel che più conta, con
stile impeccabile. Nei tre racconti di questo volume sono descritte le
attività dei Tredici ma acquistano rilievo soprattutto i casi e i
caratteri delle vittime, l'audacia di alcune situazioni, la vitalità dei
personaggi, e le descrizioni stupende di una Parigi notturna e
sinistra. I tre episodi che compongono "La storia dei Tredici" sono
"Ferragus", "La duchessa di Langeais", "La fanciulla dagli occhi d'oro".
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