Dopo qualche pagine ero perplessa, mi sembrava strano che per la prima volta trovassi "noioso" un libro di Nicolai, è il mio scrittore preferito, adoro il suo modo di scrivere...però questa volta non mi convinceva, ma andando avanti mi sono felicemente ricreduta...dopo una breve parte ingarbugliata e non tanto chiara (almeno per me), ecco che la storia prende il via...quel percorso che ti tiene legato al libro, momenti in cui tremi, emani sospiri di sollievo e poi i colpi di scena che ti lasciano senza fiato...
Ammetto che in certi punti mi sono persa...diversi personaggi e fatti che si intrecciano e da tenere a mente e cercare di tenerli separati per riuscirci (ripete sempre che questo vale per me), per questo sicuramente lo rileggerò per mettere tutto insieme e poterlo seguire bene.
Potrò sembrare ripetitva...ma Nicolai non delude mai...
Il serpente di Dio
Nicolai Lilin
"Due teste diverse ma un cuore solo", dicono i vecchi di due amici come
loro. Ismail impulsivo e curioso, Andrej più maturo e riflessivo. Sono
cresciuti insieme in un pacifico villaggio incastonato tra i monti del
Caucaso. Un antico patto, dal nome dolcissimo, lega le due comunità di
quel luogo, dove musulmani e cristiani convivono in un clima di rispetto
reciproco. Finché Konstantin, agente dei servizi segreti federali,
sceglie proprio quel paesino come avamposto per i suoi traffici di
droga. In combutta con la banda di Hassan, terrorista locale, intende
costringere gli abitanti a collaborare. Per i due adolescenti il tempo
dei giochi è finito. Ora si tratta di mettere in salvo quanto hanno di
più prezioso, e cioè di difendere gli oggetti sacri che sigillano quella
promessa di pace, di proteggerli dalle "bestie di Shaitan" come fossero
parti del loro stesso corpo. Ismail e Andrej dovranno affrontare di
colpo la violenza del mondo per portare a termine il compito, e
comprenderne poi il fine ultimo: salvare quel "cuore solo" che da sempre
li unisce, e con esso qualcosa di più. Fino a una straordinaria
rivelazione che li sconvolgerà, e a cui non potevano essere preparati.
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